“La leggerezza del ferro” – Una introduzione alla teoria economica delle organizzazioni a movente ideale , di L. Bruni e A.Smerilli

L’interessante volume dei nostri autori ci introduce in un mondo che sembra rivedere il sistema dell’esclusiva massimizzazione del profitto. Questo senza condannare il profitto in sé ma proponendo un nuovo modo di fare economia, anzi di “essere” economia.  Infatti le Organizzazioni a movente ideale si creano e si sviluppano attraverso una forte motivazioni di   coloro che decidono di prestare la loro collaborazione all’interno delle organizzazioni stesse. Motivazione che prevarica l’aspetto meramente economico. Infatti, dicono i nostri autori, in queste organizzazioni “carismatiche”  conta soprattutto la motivazione di far parte di un progetto che ha finalità nobili e il profitto viene dato dalla motivazione stessa. E’ il grande riconoscimento della reciprocità come concetto di fiducia  che sta alla base di queste organizzazioni ma anche delle altre con finalità meramente economiche. I membri di queste organizzazioni, intrinsecamente motivati, sono meno attratti dal valutare il prezzo della loro prestazione in quanto posto in secondo piano. Ed ecco comparire il concetto di gratuità, che è alla base di qualsiasi incontro ed esperienza umana ad ogni livello, anche economico. Importante in queste organizzazione è anche la selezione del personale che, come si può ben capire, non può essere valutato solo in base alle competenze o alle abilità di raggiungimento di obiettivi di tipo economico. E’ la vocazione che conta, è il piacere nello svolgere il proprio lavoro che fa del lavoratore un persona in sintonia con le motivazioni dell’organizzazione. In sostanza, dicono gli autori, “…bisogna andare oltre l’idea che il fringe benefit sia solo di tipo materiale e muoversi nella direzione di individuare forme di remunerazione simbolica e relazionale, che non compensano i minori salari, ma che si aggiungono ad essi come strumento di autoselezione”. Certo è che queste organizzazioni a movente ideale innalzando la motivazione che è anche premialità non economica, non vogliono sottrarsi alla legge del mercato ma dare ad esso un nuovo risvolto di tipo motivazionale e relazionale

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