• Boschetti-Tito Livio: un giardino per i padovani non una discarica
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Boschetti-Tito Livio: un giardino per i padovani non una discarica

Spero che, a breve, si cominci a vedere il giardino che è stato pensato e costruito per la nostra città in uno straordinaria passeggiata che unirà, con la passerella, i giardini dell’Arena e  la Cappella degli Scrovegni. Siccome le cassandre non mancano e vedono in questo giardino una sorta di geenna nella quale rimarrebbero, a dir di queste, le cose peggiori accumulate in chissà quanto tempo, meglio chiarire.  Tutti si ricorderanno che, in uno scambio Comune-Provincia, si era pensato di costruire , a piazzale Boschetti, il grande auditorium poi tramontato.

Al posto dell’auditorium, l’amministrazione  del tempo, decise un altro percorso: un giardino pubblico per dare risalto, senza oscurarla, alla cappedownload-2lla degli Scrovegni, uno dei massimi monumenti di Padova. Sappiamo che, in quello spazio e negli anni, data anche la scarsa attenzione all’ambiente che vigeva, è transitato di tutto: carboni fossili, materiali refrattari, autostazione delle corriere e, infine, fino a poco tempo fa, un parcheggio. Le contaminazioni ambientali, quindi, si conoscono da tempo. Da questo,  nel 2013, sono state autorizzate delle indagini del sito approvate dalla Conferenza dei Servizi alle quali se ne aggiungono nel 2014,. Poi, altra autorizzazione del 2016 per il controllo della falda.

Il progetto di bonifica viene approvato l’8/11/2016, prima della fine del mandato del sindaco Bitonci.  Nel programma del sindaco Giordani, si legge l’allargamento del parco Iris . Per ottenere l’allargamento dello stesso parco Iris senza edificazioni come precedentemente richieste,  si arriva allo scambio della cubatura prevista al parco con le palazzine liberty dello stesso Boschetti, vincolate dalla Sovrintendenza. Il contratto con la società acquirente prevede la ristrutturazione delle stesse e l’acquisizione dell’area sulle quali vertono con relativa bonifica del sottosuolo. Sottosuolo che prevede parcheggio e alcuni servizi per le stesse palazzine. La società è stata ingannata perché era il Comune che doveva sostenere la spesa di bonifica? Naturalmente spetta a chi fa queste affermazioni dimostrarlo.

Per quanto riguarda il giardino e, ribadisco, “giardino” come da sempre nominato, la bonifica è stata completata sulla base delle esigenze per la realizzazione dello stesso giardino. Sopra , comunque, non c’è una scuola, né un asilo nido, quindi le bonifiche vengono effettuate non a caso, o con faciloneria o, peggio, “dilettantismo” ma come previsto dalla legge e finalizzate ad un rapporto costi-benefici a riguardo  costi della bonifica sono dati dalle esigenze del sito e dei lavori da effettuare. Buttare via soldi pubblici per scavare metri di bonifica, sarebbe stato inutile e senza senso oltre che dannoso per le casse del comune. Qualcuno parla di un  sarcofago di cemento da riempire di terra per definire il giardino? Niente di più falso. Ci sarà una copertura con un materiale particolare e certamente non cemento, sulla quale verrà riportata della terra per la semina dell’erba.

Per quanto riguarda le alberature, fin dall’inizio non si pensava ad una piantumazione se non in alcune aree specifiche del giardino e ciò in accordo con la Soprintendenza e secondo le prescrizioni del Genio Civile. Tra l’altro, lo spazio libero corrispondente  al parcheggio è stato lasciato libero anche per una lettura storica che non prevedeva alcuna piantumazione con visuale anche sulle fortificazioni della città. Insomma, tra poco si aprirà il giardino e ognuno di noi potrà goderne, anche coloro che l’hanno sempre osteggiato.

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