Gabrile Pipinato, L’infinito Bambino, ed. Messaggero

Gabriele Pipianto è un prete fidei donum della diocesi di Padova  che ha svolto il suo ministero per 20 anni in Kenya. Eroe? No, semplicemente prete in un paese africano dove ha cercato di esserlo  nel massimo delle sue possibilità cogliendo le opportunità che gli si presentavano davanti talvolta tragiche,altre gioiose ma sempre straordinariamente nuove, positive per dare risposte a chi poneva domande con la propria vita. Fonda il Saint Martin un centro che opera a Nyauhururu, sugli altipiani kenyani, proprio sulla linea dell’equatore. Al centro si accolgono e sostengono persone svantaggiate, che hanno subìto ingiustizie di ogni genere: dalla vita oltre e da chi la giustizia avrebbe dovuto praticarla e difenderla. Questo librettino è la raccolta di una serie di storie perché chiamarle lettere scritte agli amici per Natale mi sembra riduttive e, forse, lontano da ciò che Gabriele Pipoinato voleva raccontare. Anzi un viaggio, come lui lo definisce, attraverso volti, silenzi, tra le dinamiche dell’odio, della violenza. Storie difficili, affrontate con fede, mai con distacco e superiorità e sempre con determinazione di chi cerca e trova una ragione di vita negli altri,  riconoscendo gli errori più che glie eventuali “meriti” che garantisce essere solo di coloro che sono accolti nelle strutture. Come Thomas, il suo primo incontro, un ragazzo che viveva una forte disabilità, marchiato a vita dalla superstizione della madre vissuta con grande sofferenza.  Thomas non riuscirà mai a entrare al Saint Martin perché morirà pochi giorni dopo aver ricevuto il battesimo, ma ne sarà uno degli artefici, la fonte dalla quale don Gabriele si disseterà per iniziare l’opera che da anni sta dalla parte degli ultimi degli ultimi. “Solo un bambino può contenere l’infinito”.Vi invito a leggerlo!