• La Lega padovana in crisi di deliri
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La Lega padovana in crisi di deliri

I leghisti di casa nostra aspettavano il “casus belli” per poter scatenare la loro offensiva. Da troppo tempo in città la cronaca non denunciava violenze, problemi nelle moschee e una zona stazione che, data la presenza costante delle forze dell’ordine, non destava particolari problemi. Ecco l’occasione con i fatti recenti dell’imam bengalese che picchia i suoi allievi del corano e i le risse in via Cairoli.

Una opposizione talmente scassata è da tempo che non si vedeva. L’accusa per i fatti, naturalmente, è mossa contro l’amministrazione che non garantisce a sufficienza la sicurezza e non fa nulla. Le ricette dei buoni leghisti sono le solite: chiusura delle moschee, spiegamento di ingenti forze dell’ordine, esercito in massa davanti alla stazione e la rediviva chiusura dei Kebab. L’armamentario ormai un po’ datato: si attendono altre ricette. Premesso che nessuno vuole violenze in città né zone franche e nemmeno nessuno vuoledownload-2 che maestri ,o che dir si voglia, di Corano, picchino i bambini, ritengo che bisogna essere più seri dello sbraitamento, quasi a comando, dei leghisti ormai diventati anime in pena in attesa dell’evento per uscire allo scoperto.

Tutti sanno che, in città, gli atti di criminalità sono diminuiti, che il coordinamento tra Comune e forze dell’ordine è praticamente quotidiano, che il lavoro svolto è visibile ed efficace, che i vigili-polizia locale non hanno compiti di ordine pubblico che spettano a forze di Polizia e Carabinieri ma collaborano fattivamente con esse. Evidentemente i leghisti di casa nostra fanno finta di non sapere e non vedere. Mi stupisco che anche parlamentari della Repubblica, come  l’on. Ostellari, facciano propaganda gratuita ben conoscendo la legge relativa all’ordine pubblico.

Ma, tant’è! L’opposizione cerca di uscire dal nascondiglio in attesa di nuovi eventi per lanciare i suoi dardi spuntati di fronte al lavoro che si sta facendo in città riconoscibile e riconosciuto. I cittadini hanno l’obbligo di rimanere vigili e denunciare se ci sono situazioni di violenza e di degrado e l’amministrazione ha l’obbligo di ascoltare e rispondere in concreto, con fatti. Cosa che si sta facendo. In questi due anni e mezzo ciò che è stato fatto ha aiutato la città e soprattutto i cittadini di certe zone a vivere, se non meglio, almeno un po’ meglio. Scadere nella ridicola propaganda non fa bene a nessuno. Urlare al lupo è il grido della disperazione, cari leghisti. Lasciamo che i magistrati facciano il loro lavoro per accertare le responsabilità e condannare chi si è macchiato di episodi gravissimi. A chi amministra, il lavoro quotidiano per dare risposte concrete ai cittadini. Lavoro, impegno e serietà, pagano;  la chiacchiera muove l’aria o poco più.

 

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