• Prime crepe nella Polizia Locale: ci vuole più sensibilità.
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Prime crepe nella Polizia Locale: ci vuole più sensibilità.

Le prime crepe si delineano tra la Polizia locale: turni massacranti, scarsa attenzione alla vita familiare degli agenti, insensibilità alla vita personale. Pesantissimo il rilievo fatto dal sindacato DICCAP degli agenti di Polizia Locale, sottolinea il vice segretario del PD Nereo Tiso – che evidenzia come l’assessore Saia e l’ubiquo comandante Paolocci, seduto viv3contemporaneamente sulle poltrone di Cittadella e Padova, non dicano proprio tutto a riguarda dei retroscena della sicurezza.  Aver investito per la PL  milioni di euro, come da bilancio,  aver rivoluzionato il corpo dei vigili   facendolo diventare un vero corpo di pubblica sicurezza modificandone così  la sua mission principale e  sottoponendo gli agenti a  turni massacranti, evidentemente non fa bene a nessuno, né agli agenti né alla città e nemmeno all’ostentata sicurezza. Il malumore che serpeggia tra gli agenti di PL, come scrive il sindacato, afferma Tiso, va a scapito di quello che l’assessore Saia vuole far credere ai cittadini: che ormai si sta ripulendo la città. Interventi ambigui e maldestri, infarciti della solita propaganda, dimostrano che, pur di riportare chissà quali risultati nel giro di poco tempo, ancora tutti da dimostrare, afferma ancora Tiso, non si tiene conto della situazione degli agenti  stessi e delle loro famiglie. Forse è questo il metodo per ripulire la città dagli spacciatori? Forse è indebolendo gli agenti che si sostiene l’attività di prevenzione, deterrenza, controllo e rimozione delle situazioni più a rischio nella nostra città? Non è pensando all’impossibile  controllo totale del territorio con la PL  che si daranno risposte, perché i buchi rimarranno sempre nonostante gli annunci dell’assessore, ma anche attraverso la sensibilità verso gli operatori della sicurezza e una stretta collaborazione e non concorrenza con le forze dell’ordine, Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, (ora anche con i militari…) le vere deputate alla sicurezza dei cittadini. L’aumento del numero di vigili (molto scarso, a dir la verità,  rispetto ai proclami iniziali), dei dirigenti (5 nuovi dirigenti con costi importanti per il bilancio comunale), non deve nascondere la situazione che si sta creando nei dipendenti che ne indebolisce l’operatività. Credo che l’assessore, conclude Tiso, dovrebbe avere chiaro che la sicurezza della nostra città non può essere combattuta, come lui pensa, attraverso la sola  repressione. Quindi meno proclami, maggior diversificazione negli interventi e maggiore sensibilità verso i dipendenti..

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