• La scuola: non solo il gesto di uno studente

La scuola: non solo il gesto di uno studente

In questi giorni qualcuno parla di scuola. A modo suo. Un ragazzo decide di non sedersi per sostenere l’esame orale. Immediatamente il povero studente, che si definisce un “piccolo contestatore”, si è trovato nel tritacarne mediatico: giornali, TV locali e nazionali, Gramellini, siti web e via dicendo. Tutto nell’interesse della notizia del gesto un po’ meno della scuola, questa sconosciuta. Il gesto dello studente fa la scuola o la scuola fa il gesto dello studente? Un po’ come sfogliare la margherita. Dietro c’è un mondo che semanimpre si rinnova e costruisce, nonostante i gesti degli studenti che non giudico. E pensare che ogni tanto, c’è chi tenta di inserirsi nella scuola con proposte, fondamentali che, a suo avviso, a scuola non esistono. Quindi: un’ora sull’affettività, un’altra di educazione sessuale, un’altra sul rispetto, un’altra sui diritti e via dicendo. La scuola è formazione ed educazione, vorrei ricordarlo e ogni insegnante, ribadisco, ogni insegnante di qualsiasi scuola, ha il dovere di, oltre a far rispettare le regole della convivenza scolastica, di trasmettere valori col suo essere insegnante. E questo lo si impara con la passione, il tempo dedicato agli studenti. O forse, una persona/insegnante che prepara un’ora di educazione all’affettività, o ai diritti umani o altro, cosa può trasmettere in più di chi per ore, giorni, anni, rimane con gli stessi studente e costruisce relazioni, empatia, simpatia che dureranno negli anni, anche dopo la scuola? Oltre, naturalmente a trasmettere sapere, competenze, conoscenze, abilità. La scuola, per chi la conosce e non per chi solo ne parla, è uno strumento essenziale che viene vissuto ed è stato vissuto da tutti. Tutti hanno dei ricordi, belli e brutti: gesti, emozioni, lezioni, contestazioni. Ma hanno dei ricordi che vivono con emozioni diverse. Tutto bene? No! Nè lamentarsi né pensare che tutto proceda senza intoppi, senza qualche insegnante demotivato, qualche studente svogliato, qualche famiglia arrogante, o senza qualche modifica all’esame di maturità/stato o qualche corso in più o in meno. Parliamone, da persone della scuola, non si aspetti la prossima notizia. Sul gesto del ragazzo hanno già parlato in troppo.

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