• Cina da scoprire. Viaggio in un paese immenso e misterioso.
  • Cina da scoprire. Viaggio in un paese immenso e misterioso.
  • Cina da scoprire. Viaggio in un paese immenso e misterioso.
  • Cina da scoprire. Viaggio in un paese immenso e misterioso.
  • Cina da scoprire. Viaggio in un paese immenso e misterioso.
  • Cina da scoprire. Viaggio in un paese immenso e misterioso.
  • Cina da scoprire. Viaggio in un paese immenso e misterioso.

Cina da scoprire. Viaggio in un paese immenso e misterioso.

 

Partiamo per la Cina il 4 agosto. Due settimane intense da nord. A sud tra storia e natura.  Ci dicono e scrivono che farà Caldo. Ma il tempo può cambiare. Cinesi ne abbiamo anche come vicini di casa che fanno ristoratori e commercianti. Sembrano un mondo a sé, chiuso, poco disponibile alla relazione.  La lingua, la cultura, la storia, lo stile di vita, il cibo e   chissà cosa altro li separano dal mondo occidentale, dalle nostre realtà. Anche se, spesso, il loro figli sono assolutamente integrati, parlano la nostra lingua studiano nelle nostre scuole. E come diceva Lucy, una mia alunna,: ”Mi accorgo di essere cinese quando mi guardo allo specchio. La storia cinese è grandiosa, fatta di dinastie, imperatori e rivoluzioni, e ora di tecnologia, lavoro e immensi investimenti ovunque, un popolo di giovani dinamico, capace e forse anche rapace. Corrono senza sosta. Democrazia, libertà, voto….alla prossima.

.

 

Pechino 5-8 agosto

Abbiamo organizzato le visite con Get your guide: perfetti. Il primo giorno con Jacky Chan, scoperta la Muraglia e il Palazzo d’Estate.La mIMG_3363uraglia è una costruzione pazzesca, lun ga circa 4.500 km. costruita soprattutto per motivi di difesa. Un po’ in Vallo di Adriano in Scozia per proteggersi dall’invasione dei barbari. Sale e scende dai crinali delle montagne con torretta di guardia che si ripetono spesso. È  costruita in diversi modi in base a chi la costruiva e al periodo. In un giorno torrido, con una umidità pazzesca, siamo saliti e abbiamo passeggiato sopra a questa grande opera di ingegno, di fatica e di difesa. Giorno successivo, piazza Tienammen e città proibita. La piazza, con una sua storia recente molto triste, è molto grande con in mezzo una costruzione. Purtroppo non possiamo addentrarci perché ci aspetta la coda della città proibita. alla città proibita che si trova di fronte alla piazza. Un’ora e mezza di coda, 2 controlli degli zaini, due perquisizioni manuali e 3 controlli del passaporto. Avevamo prenotato con Get your guide senza guida. Ci hanno mandato un guida in inglese IMG_3250via mail, semplice ma fatta bene. La città proibita è grandissima, con i suoi immensi cortili e le sue piazze. Oltre ad una infinità di stanze che vanno a dire come viveva l’imperatore. Dopo varie vicissitudini a partire dal 1912, di fuga, ripristino dell’impero, breve continuità di permanenza nella città,  la rivoluzione maoista, cancellò definitivamente l’impero e il suo imperatore. Venne deportato, portato in un campo di rieducazione. Morì nel 1967.Il film l’Ultimo Imperatore di Bertolucci, ha fatto vedere molto bene la città proibita. Esistono ancora discendenti dell’ultimo imperatore che vivono come cittadini comuni a Pechino. Sale del trono, della corte, della famiglia. Anche lì, intrecci e intrallazzi, hanno portato ad essere imperatore un bambino di 2 anni e mezzo come discendente dello zio. Il babbo lo seguì per il breve periodo di regno. Vi rimaniamo 5 ore con la folla che cammina sotto il caldo torrido. Il giorno successivo andiamo al Tempio del Lama. Molto grande fatto di molte costruzioni all’interno delle quali esistono statue del Buddha Sakiamuni. Molti sono i fedeli che bruciano incensi e pregano davanti alle immagini che rappresentano il Maestro.  Si parte verso il palazzo del cielo. Purtroppo è chiuso. È aperto però il parco. Molto ben tenuto. Verde, piante di ogni tipo che aiutano a fare ombra. Il palazzo lo vediamo da fuori. Una costruzione cilindrica con maioliche colorate a fare da rivestimento. Che luccicano all’ultimo sole del giorno.

 

Xian 8-10 agosto

L’8 è giorno di arrivo a Xian. 6 ore di treno veloce fino  350 all’ora. Abbiamo organizzato un touur con un’agenzia locale consIMG_3482 igliata dall’albergo. Il 9 mattina si parte con un gruppetto eterogeneo a visitare l’esercito di Terracotta. Prima della visita si passa dal negozio e dove si continua a produrre soldati di terracotta di varie dimensioni. Naturalmente per i turisti. Soldati riprodotti anche col volto di chi li richiede.  L’arrivo al museo dei guerrieri è pazzesco: migliaia di persone in attesa, soprattutto cinesi, e ci mancherebbe. Entriamo in questo immenso capannone e si rimane stupiti ed emozionati dalla bellezza  di un  esercito inerme, per fortuna e inerte. 8000 soldati in terracotta ad altezza naturale. Tutti riprodotti con la loro divisa e il loro grado: dal soldato semplice al generale, dall’arciere al cavaliere. Manca solo l’imperatore che gli archeologi, comunque, hanno ricostruito. Un esercito trasportato da carri di legno ( non trovati perché distrutti dal tempo), dove ogni soldato ha un volto diverso dall’altro. Datato verso il 206-246 a.C., fatto costruire dall’imperatore pensando di avere un esercito anche nell’aldilà,  sono stati ritrovati casualmente nel 1974 IMG_3577da un contadino scavando un pozzo artesiano. Ancora molto resta da scoprire con l’accortezza di chi sa che tutto è molto fragile. Molto emozionante. Pomeriggio visita alla Pagoda dell’Oca Selvaggia. Un tempio buddista molto bello dove moli si recavano per rendere omaggio a Buddha-Sakiamuni e ritrovare la via nei suoi insegnamenti, rappresentato da alcune statue di varie dimensioni.  Nella fontana della pagoda lunga 200mt e larga 50 si è tenuto uno spettacolo d’acqua. Noi casualmente ci siamo trovati lì. Spettacoli di fontane che si muovono a tempo di musica ne avevamo visti ancora, ma mai visto una cosa così grande e bella. Ci saranno state 10000 se non di più getti d’acqua e tutto con luci colorate. Per concludere la serata, passeggiata lunga le vie del quartiere musulmano. Un’infinità di banchetti che vendevano cibo di strada di ogni tipo. Noi abbiamo affrontato un “all you can eat” senza grande fatica. Il 9 agosto, poche ore prima di partire, abbiamo visitato la torre della campana e quella del tamburo. La campana veniva suonata nei momenti di pericolo per la città e anche per il cessato pericolo. I tamburi segnavano il passare del tempo, le stagioni. Infine, non senza fatica,  siamo riusciti a trovare e visitare la grande moschea storica di Xian. Un pezzo di storia in mezzo al quartiere musulmano. Non pensiamo alla moschea con i minareti. Qui un susseguire di spazi-giardino fino ad arrivare in linea retta alla sala della preghiera col Mirhab. . Pomeriggio partenza per Zhangjiajie in aereo per mancanza di treno in linea diretta

 

Zhangjiajie 10-13 agosto

 

In questa città, tutto il tour ci è stato organizzato dall’albergo, anzi, dal B&B di Jenny. Lei non parla una parola di inglese si fa aiutare dal traduttore con assoluta destrezza.  Dall’Italia via wechat. La previsione era di vedere natura e paesaggi con catene IMG_3723 montuoso assolutamente diverse dalle nostre. Purtroppo il tempo non ci ha assistito. Ma non ci siamo arresi. Il parco Naturale con le montagne di Avatar, l’abbiamo attraversato in mezzo alla pioggia e alla nebbia. All’ingresso abbiamo comprato gli impermeabili che ci sono stati assolutamente fondamentali.  Ogni tanto qualche squarcio ci faceva vedere la bellezza particolare di quelle montagne, con i loro pinnacoli di roccia dai quali il film Avatar ha preso spunto.  Il giorno successivo, sempre sotto la pioggia, siamo partiti a vedere il ponte di vetro sul grande Kenyon. Lungo 600 mt su uno strapiombo di 300 proprio col percorso a piedi in vetro trasparente. Due fasce coperte, lasciano possibilità a chi ha problemi di vertigini, di attraversarlo comunque. Il giro sarebbe stato molto più lungo: giù nel Kenyon con l’ascensore, attraversare il piccolo fiume e poi risalire. Ma la pioggia era eccessiva e il tempo poco. Una costruzione che lascia senza fiato. Al pomeriggio, sempre sotto l’acqua, monte Tianmen. Abbiamo  ridotto il giro perIMG_3764 non immergerci inutilmente nella nebbia. Quindi non abbiamo, purtroppo, fatto il giro dell’intero monte come previsto.  Siamo sbucati in un posto magico. Un fenomeno della natura che mostra un foro gigantesco nella parte più alta della montagna,  allunga i nostri sguardi anche se le nuvole si sforzano per nasconderlo. Luogo ideale per i folli che si lanciano con le tute alari. Un po’ come Star Treck. Scesi i 999 gradini della Scala del Cielo sempre sotto la pioggia battente, piantati i tre bastoncini incensi di rito. Un posto decisamente straordinario e affascinante. Domani di parte per Guilin col nostro treno sigla D: velocità mas 250kmh.

 

Guilin 13-15 agosto

Jenny, la direttrice dell’albergo ci ha organizzato i pochi giorni di permanenza. Senza di lei sarebbe stato più complicato. L’abbiamo contattata via wechat da casa ascoltando i suoi suggerimenti. Arriviamo alle 14.30 e qualcuno ci aspetta alla stazione. Parla inglese e parte subito per il fiume Li, prima tappa della giornata.  Dopo un’ora siamo all’ imbarcadero e noleggiamo una zattera di bamboo. IMG_3932 La nostra vogatrice, spingendo la zattera con un’asta metallica,  ci accompagna lungo il fiume in uno scenario incredibile. Lungo il percorso abbiamo notato, almeno in quell’ora, di essere gli unici non cinesi. I cinesi, stranamente  stupiti della nostra presenza, ci salutavano. La giornata è stupenda e lentamente, per un’ora, ci trastulliamo sull’acqua. Subito dopo la fine del ns giro, un acquazzone estivo si abbatte sulle zattere. Noi avevamo appena terminato. Dura poco. Poi si parte verso lo spettacolo sull’acqua. Per la strada c’è sempre caos. Migliaia di motorini elettrici invadono la strada. Sono cavallette che corrono max 25 all’ora. Il tramonto è affascinante lungo tutto il fiume. Arriviamo al luogo del teatro naturale e dopo una cena veloce, entriamo in questo posto passando lungo viali alberati fino all’anfiteatro sul fiume. Ci IMG_3873    saranno state 10.000 persone a vedere lo spettacolo, con posti numerati. Noi siamo in un bel posto, con un’ottima visuale. Lo spettacolo è assolutamente suggestivo e viene svolto tutto sull’acqua con  luci e di colori che creano emozione. Gli attori sono 600. La cornice delle montagne illuminate con luce bianca sono la meravigliosa quinta del teatro sull’acqua: fantastico!  Il giorno dopo si parte per le terrazze di riso. Due ore di auto fino ad arrivare a questo posto incantato sulle montagne. Il riso piantato in terrazze che corrono lungo i pendii delle montagne. L’acqua scorre senza sosta. Un lavoro difficile per piantare e raccogliere il riso. Tutto ancora fatto a mano. Uno spettacolo della natura e del lavoro dell’uomo. Una passeggiata di qualche ora girando attorno alle risaie con, stranamente, poca gente. Proprio una meraviglia.

Strada facendo durante il ritorno, il nostro driver ci dice che gli stipendi medi per un operaio vanno da 350 a 450 euro al mese per chi lavora in fabbrica. Probabilmente anche di chi lavora nelle risaie.  Dipende dal ruolo. Troppo poco, diceva lui. E la vita non costa pochissimo.

 

Shangai 15-18 agosto

Arriviamo in perfetto orario  verso le 19.30 dopo 7.30 ore di treno veloce (350 orari) e 1200 km. Quindi, albergo e riposo. Il giorno dopo si parte per un tour organizzato con Get your guide verso il Giardino del mandarino, la parte storica di Shangai. IMG_4057Una lunga storia di simboli, di draghi, di famiglie fin dalla dinastia Chin. Un luogo particolare tra intrecci di stradine, verde, giardini, stanze, piccoli ponti e suggestione. Alzi gli occhi e vedi grattacieli attorno a questa piccola città che racconta le vicende che hanno preceduto la grande città. In un pulmino con aria condizionata a tutta, andiamo a Zhujiajiao cittadina a 2 ore da Shangai. Bellissimo posto. Si cammina lungo le viuzze tipiche e si prende una barca  per risalire in corso d’acqua. Ai lati piante, fiori e tanta  gente che passeggia. Con noi 3 inglesi da Londra, di cui uno di origine indiana. Stefania decide di comprare un’ostrica con sorpresa. Il tizio la apre e dentro ci sono una quindicina di piccole perle. Penso più l’emozione di recuperarle che il loro valore. Comunque interessante. Cose mai viste!!! Pranzo compreso nel pacchetto poi via verso il Bund, la passeggiata davanti al panorama di grattacieli dell’area finanziaria della città. Guardare quel panorama di grattacieli alti fini a 546 metri come la TOwer of Shangai, affascina. Facciamo un giro con il battello lungo il fiume IMG_4315ad osservare le immense costruzioni di Banche, finanziarie, grandi aziende, multinazionali. La ricchezza che crea ricchezza. Nel 1991,dice la nostra guida, al posto dei grattacieli non c’era nulla. Fine della giornata. Il giorno successivo si parte a visitare la Pagoda del Buddha di giada. Oltre alle varie stanze dove ci sono diverse statue del Buddha con i loro significati, c’è la meravigliosa e grande statua del Buddha Sakumani scolpita in un blocco di giada che, purtroppo, non si può fotografare. Si riparte e si va al quartiere Tianzifang. Quartiere rimasto nonostante i tentativi di eliminarlo. Strano, ma qualcuno ha protestato. Alla sera saliamo al 118 piano della Torre di Shangai. Rimaniamo fino a che fa buio. Non potevamo mancare allo spettacolo delle luci da quella altezza. Per scattare alcune foto si doveva entrare nella massa che si accalcava lungo le pareti di vetro. Guardare una città così grande, così ricca e tutta piena di luci fa una certa impressione. Il nostro viaggio sta giungendo al termine. Siamo al 18 agosto. Abbiamo l’aereo in tarda serata e riusciamo a fare ancora qualche piccolo giro. Piazza del Popolo con il teatro nazionale nuovo, il museo nazionale (chiuso) e il palazzo le governo IMG_4275che sarà stato il comune. Passeggiata lungo Nanjing road, via dello shopping. Un numero impressionante di centri commerciali di cui uno del lusso con i più importanti brand italiani. Ovviamente non abbiamo comprato nulla. Solo un gelato… di lusso. Al pomeriggio si parte per l’aeroporto in attesa del volo di ritorno: Shangai-Istanbul, Istanbul-Venezia.

Shangai è una città in movimento continuo. Ricca, che cresce a vista d’occhio. Con 24 milioni di abitanti che abitano per lo più in verticale. La più costosa di quelle che abbiamo visitato. La guida ci ha detto che il 20% degli abitanti è ricco e può spendere fino a 58.000 euro a metro quadro per un appartamento.  Il 10% è super ricco cioè, per intenderci, quelli che non hanno idea di cosa voglia dire spendere e viaggiano in jet privato. I figli dei ricchi e super ricchi  possono andare nella scuola dove si formano i top manager. Costa tantissimo e  portano ragazzi fino all’Università. Si entra solo se uno dei coniugi ha anche un passaporto estero. Per il resto….fatica e lavoro e doppio lavoro. A Shangai si guadagna di più che nel resto della Cina. Un autista di bus circa 900 euro al mese, un operaio 600/750 e poi si varia. Affitti a un’ora dal lavoro in un parallelepido di 30 piani, appartamento di 70 mq,  media 750 euro al mese, quindi la maggior parte fa due lavori.  La maestra fa fare i compiti ai bambini e viene pagata dai genitori che a loro volta lavorano tuutta la giornata per pagare cibo, scuola (la superiore si paga salvo bei voti), spese varie. Diciamo che non vivono ma sopravvivono. A Shangai ci sono anche 120 chiese cattoliche. Ne abbiamo visitata una. Santa Teresa di Lisieux. Una l’avevamo vista a Xian: san Giuseppe. Mi fermo qui.

IMG_4124

Cina

Sono in tantissimi. A noi sembrava sempre confusione, ma credo che ciò che per noi è confusione per loro,  che vivono in milioni in una città, sia come il deserto. C’è gente dappertutto. Sono giovani, anche se il figlio unico per loro comincia a pesare. Investono, comprano, sono capaci e competenti, hanno grandi università. Si stanno muovendo nel mondo investendo dappertutto, soprattutto in Africa. E magari qualcuno di noi pensa che siano quasi dei trogloditi. Sono come le formiche che camminano e te ne accorgi solo quando ci sono.

Città organizzate, grandi  edifici, grande architettura. Dappertutto, rare sono le auto con motore a scoppio: tutte elettriche. Motorini a noleggio e privati solo elettrici. Per strada non c’è rumore, non c’è fumo e garantito che le auto sono oltre il miliardo e i motorini come le cavallette.

Metropolitane: facili da usare e poco costose. Si paga a tratta ma Max un euro. La metro di Pechino ha 29 linee e la massima estensione si è avuta a partire dal 2002. Prima solo 3 linee. Porta quasi 4 miliardi di passeggeri all’anno. Vogliono arrivare alla fine di quest’anno a portare 18 mln di passeggeri al giorno. La più estesa al mondo è quella di Shangai con 11 mln al giorno e circa 3,5 miliardi all’anno. New York 760 mln all’anno. Un convoglio è lungo 200 metri, come alcuni anche a New York. A Parigi 100 mt.

 

Critiche:

  1. Sono utenti della strada molto indisciplinati: passano col rosso, non rispettano i pedoni ai passaggi pedonali anche se obbligatorio, vanno in motorin sui marciapiedi.
  2. Pochi usano il casco in motorino anche se obbligatorio nelle aree metropolitane
  3. Non danno la precedenza a chi smonta alla metro. Quindi confusione e al volte sgomitate per entrare ed uscire. A mio parere le porte sono più larghe ripestto ad altre metyropolitane almeno di 10 cm., per fortuna.
  4. La coda per i cinesi è ad imbuto, quindi, esiste ma a fatica.
  5. E una società comunista anche se non sembra. Non esistono elezioni, tutto deve passare attraverso il partito, il sindaco viene indicato dal partito e non eletto e via dicendo.
  6. Proteste? Si anche se non eccessive
  7. Organizzarsi contro chi governa? Meglio di no.
  8. Comitati civici contro le posizioni di chi governa, opposizioni? Lasciamo perdere.
  9. Inquinamento nonostante gli sforzi ancora complicato
  10. Stipendi troppo bassi.
  11. Abitano in parallelepidi di 30 piani in appartamenti da 70 mg per 3 persone. Ci sono anche appartamenti più grandi ma non sono per il popolo
  12. Ci fanno paura? Diciamo che loro corrono noi arranchiamo nella libertà.
  13. È un paese comunista e la libertà di stampa e di pensiero non esiste perché non può esistere
  14. La pena di morte viene praticata in modo vistoso: mediamente 1000 persone all’anno secondo Amnesty.

 

Aspetti positivi

  1. Città pulite: ci sono persone che fanno il lavoro costante di raccogliere da terra anche la  minima cartina.
  2. Non ho visto poveri se non 2 o 3. La guida di Shangai diceva che i poveri che sono per hanno problemi mentali. Il governa dà sussidi a chi è in difficoltà (non so se sia vero)
  3. Rispetta o quasi tutti i limiti di velocità
  4. Ormai le auto sono tutte elettriche
  5. Stanno lavorando per ridurre CO2 in maniera ossessiva. Impianti fotovoltaici immensi, eolico.
  6. I bagni pubblici sono dappertutto e, da quello che noi abbiamo visto, c’è sempre una persona che li controlla e li pulisce.
  7. Investono, realizzano, studiano.
  8. I pagamenti con Wechat e Alipay sono facili e rapidi. Nessuno usa il contante. Anche il mendicante ha il suo codice QR da scannerizzare per l’offerta.

 

A Piazza Tienanmen ci è venuto subito a mente il tragico momento della protesta degli studenti nel 1989 finita nel sangue senza che mai nessuno sia venuto a sapere cosa sia successo. Un dramma della storia. Ma molti altri eventi, ne corso dei secoli,  sono successi in quella piazza.

Credo che in Cina esistano tre parole chiave:

  1. Lavoro
  2. Ricchezza
  3. Silenzio

La libertà della quale noi siamo felici di godere, in Cina è solo apparente. Meglio tenersela.

Noi abbiamo visitato città turistiche da nord a sud molto diverse l’una dall’altra. Non ci siamo addentrati per ovvi motivi nella profonda Cina. È talmente che meglio non permettersi gidizi affrettai e soprattutto pregiudizi.

 

Per chi vuole andare in Cina:

  • Noi ci siamo arrangiati: voli A/R con l’ottima Turkish; prenotato alberghi, treni e aerei di trasferimento. Comunicato con albergatori via mail o wechat.
  • I tour:

A Pechino, a Shangai con Get your Guide. Touur operator con riferimenti in zona: praticamente perfetto.

A Xian: con una agenzia indicataci dall’alberto

A Zhangijaije con l’albergo e Jenny

A Guilin con l’albergo e Jenny (non la stessa…)

  • Naturalmente ci sono tanti Tour operator che organizzano viaggi in Cina. Su internet si trova di tutto. Questo per chi non vuole avere problemi con pro e contro e organizzarsi autonomamente. Noi, al momento, NO TOUR OPERATOR all inclusiv

.

Ristoranti:

  • In Cina si mangia ovunque. Dalle bancarelle ai ristoranti. Noi abbiamo sempre cenato in 2 con max 15 euro: 3 portate compreso due birre cinesi da 50cl.
  • In certi ristoranti ci sono 30/40 piatti
  • Poco, ma abbiamo affrontato cibo di strada

 

PERIODO:

Noi siamo andati in agosto perché non si poteva altrimenti: caldo torrido (anche oltre 40°, umidità pazzesca e anche acquazzoni)

Periodo migliore: ottobre, quando c’è il riso giallo e c’è meno gente in giro: vanno a scuola anche in Cina. Oppure marzo/aprile. Costa anche meno. Altrimenti agosto come noi.

 

Alla fine una meraviglia. Da fare una volta in vita.

 

 

 

 

 

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

QR Code Business Card