• Salvini il padrone con il guinzaglio
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Salvini il padrone con il guinzaglio

Stiamo assistendo da un paio di settimane e dopo la lunga fase della costituzione del governo, al continuo e dirompente metodo Salvini: dico ciò che penso, piaccia o non piaccia e gli altri si adeguino. Gli altri, naturalmente, sta per quelli del governo a cui appartiene compreso il primo ministro. Tutto secondo contratto? Molti la chiamano propaganda, altri contestano l’isolamento dell’Italia dal resto dell’Europa altri,  godono delle affermazioni e delle decisioni : “Finalmente”!

images-1Ma finora nessun decreto è stato approvato dal governo che, a parte qualche respiro, non ha il coraggio, almeno istituzionale se non politico, di chiarire le posizioni, compresa quella del ministro del “tutto”: Salvini. Lo stesso ministro dell’interno, che tiene al guinzaglio la suo scorta di ministri, ogni tanto concede loro qualcosa, girando su se stesso, ma portandoli alla fine dalla sua parte. Pensiamo ai vaccini, alle questioni estere, alle infrastrutture; pensiamo, infine al vice scomparso Di Maio, e all’altro, che dalla Costituzione viene definito Presidente del Consiglio dei ministri, ma che di fronte al dirompente Salvini, al massimo può essere una buona comparsa e una silenziosa rappresentanza.

Il vanto delle 5 lingue conosciute non è sempre sintomo di capacità di buon governo. Perché non è stato emanato alcun decreto, per esempio, sull’ingresso dei migranti o il loro approdo? Sulla chiusura dei porti? Sul censimento dei rom? Sui vaccini? Se queste situazione sono impellenti per il bene degli italiani, si può provvedere d’urgenza, altrimenti continua la propaganda. Comunque, per il consenso, sempre meglio la propaganda che i decreti che possono essere  pericolosi.

Le strade, quindi, cominciano ad avere già molte curve pericolose nella maggioranza di questo governo. Lo scatenarsi dell’onnipresenza salviniana, i suoi sproloqui sull’Europa, sulle ONG, sui profughi, su tutti e tutto ciò che, generalmente, era considerato debole e quindi tutelato a prescindere, quanto potrà durare? E i ministri all’ombra dello stratega del consenso, quanto potranno ancora, se vogliono avere un minimo di dignità e a cuore il motivo per cui hanno giurato fedeltà alla Repubblica, rimanere nascosti? Sarà solo questione di tempo o di risveglio di un classe politica nata per il governo del “cambiamento” sovrasta dal governo di Salvini”?

E forse, c’è da chiedersi anche quale sia l’obiettivo di un partito come il PD che pur ha raggranellato un 18% il 4 marzo. Al momento il guinzaglio stringe anche il PD che vede molti suoi elettori acconsentire alle scelte del finto vice Salvini, soprattutto sulla questione migranti. Il lavoro del più grande partito dio opposizione sarà lungo, difficile ma necessario. Importante è guardare avanti e cominciare. Bisogna ritrovare una speranza da ridare all’Italia, a tutti coloro che hanno cuore quei valori fondativi che ci accomunano e che sembrano perduti. Lasciare praterie aperte al neo imperatore a sproloquiare su qualsiasi tema non farà del bene a nessuno, tanto meno agli italiani.

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