• Padova: ora tocca a noi!
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Padova: ora tocca a noi!

Dopo la vittoria e la festa di domenica sera sempre più fragorosa e gioiosa man mano che arrivavano chiaramente i dati dalle sezioni elettorali che annunciavano la vittoria del nostro sindaco, siamo ancora un po’ frastornati. Il risultato è di quelli che contano, che si _DSC8426distinguono da quelli di molte altre città italiane, che ha avuto un’eco nazionale per come è arrivato e per come è stato reso possibile. Ora si sta leggendo e rileggendo il programma che è la barra sulla quale orientarsi sapendo che nulla sarà facile. E’ la vittoria di chi ha creduto nella politica, nella rivisitazione di una città da proiettare verso il futuro per non morire di inedia. Ma la responsabilità di chi guiderà il gruppo di lavoro, la maggioranza, il Consiglio per imprimere quel cambio radicale di passo alla nostra città, è tale che non si vede l’ora  di iniziare.

 

Una rivoluzione del dialogo, delle relazioni nuove, dell’attenzione ai quartieri, dell’attenzione ai più deboli, a chi sta i margini; e poi ancora uno sguardo alla bellezza della nostra città, alla sua antica storia, alla cultura, alla viabilità ci dicono che il percorso sarà lungo, ma che si può e si deve fare. Ciò che è stato in questi tre anni ci ha riguardato da vicino e ci ha più volte interrogato su che cosa si poteva fare perché la nostra città non venisse dileggiata a livello nazionale, conosciuta come la città non accogliente, delle chiusure, della ricerca quotidiana del nemico. Si è cercata un risposta semplicemente nel far ripensare e rivivere nei cittadini una città che vuole essere riconosciuta per ciò che è: la città di Giotto, del Santo, dell’Università, della solidarietà, dell’accoglienza, della bellezza, passando dalle chiusure all’apertura. I due gruppi che si sono uniti per vincere l’importante sfida, hanno iniziato con percorsi diversi, talvolta in contrapposizione e di non facili relazioni tra i componenti.

Ma la maggioranza di coloro che ne facevano parte, erano e sono consapevoli che la città e il suo ritornare se stessa era ed è molto più importante di qualsiasi altra questione. Sergio Giordani, sindaco e Arturo Lorenzoni, suo vice, non hanno perso tempo e sono stati immediatamente concordi che la città ha la priorità assoluta. Ora si va avanti: si costruisca la squadra di governo con persone che hanno idee e cuore per la città, consapevoli che la strada potrà avere ostacoli, difficoltà ma anche soddisfazioni, che nasceranno dalla realizzazione di quelle novità che scaturiscono dalla ricostituzione di un tessuto nuovo relazioni con i cittadini, lasciati a loro stessi da troppo tempo. Ora tocca a noi! Buon lavoro a tutti.

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